Biennale Danza 2015: La dignità del gesto

Quest’anno le attività della Danza sono dedicate ai giovani danzatori con Biennale College, il progetto che dal 2013 impegna tutti i settori della Biennale nella formazione, offrendo a giovani artisti l’opportunità di operare a contatto di maestri per la messa a punto di creazioni.

Per questa edizione Virgilio Sieni ha invitato 16 coreografi, impegnandoli per la maggior parte per tre settimane a Venezia in laboratori di ricerca verso la creazione con danzatori professionisti e, in alcuni casi, anche adolescenti, anziani, cittadini. I laboratori si concluderanno con brani coreografici visibili al pubblico nelle giornate del 25, 26, 27, 28 giugno.

I coreografi invitati sono nomi già affermati o in forte ascesa nella scena internazionale, come Laurent Chétouane, Xavier Le Roy, Cesc Gelabert, Alessandro Sciarroni, Radhouane El Meddeb, Claudia Castellucci, storica fondatrice della Socíetas Raffaello Sanzio, Emanuel Gat e Sharon Fridman, esponenti della nuova generazione della danza israeliana affermatasi in Europa, Olivia Grandville (che riallestisce una coreografia di Boris Charmatz), Marina Giovannini e Michele Di Stefano, premiato lo scorso anno con il Leone d’argento, lo stesso Virgilio Sieni.

Accanto a loro i più giovani Salva Sanchis, co-coreografo di alcuni spettacoli con Anne Teresa De Keersmaeker, il Collettivo Cinetico di Francesca Pennini, Anna Ajmone e la svizzera Yasmine Hugonnet. “Dare luogo alla danza come spazio di condivisione col pubblico e insieme innovare il senso della frequentazione” è il tema conduttore della manifestazione, che Virgilio Sieni compone dal 25 al 28 giugno come un mosaico di visioni attraverso 16 performance coreografiche, che si snodano tra San Marco, Dorsoduro e l’Arsenale, senza soluzione di continuità da mezzogiorno fino a sera. “Venezia diviene in questo senso metafora di un mondo che riflette sui beni lasciati dalla collettività (calli, canali, palazzi, campi, campielli, ponti, la laguna, il corpo della città), e ci invita a inaugurare un ciclo di esercizi per il futuro fondati sulla dignità del gesto, sul corpo e la danza intesi come territorio di ricerca sull’umano e la bellezza” (V. Sieni).

Dopo l’esperienza dello scorso anno, verranno riallestiti i quadri coreografici del Vangelo secondo Matteo con gli interpreti del territorio veneto, mentre l’intero ciclo di Sieni sarà riproposto nella sua versione filmata grazie alla collaborazione con l’ASAC – Archivio Storico della Biennale (25, 26, 27 giugno, Laboratorio delle Arti di Ca’ Giustinian). Anne Teresa De Keersmaeker, Leone d’oro alla carriera 2015, sarà interprete, insieme a Tale Dolven, di Fase (27 giugno, Teatro alle Tese): quattro movimenti sulla musica di Steve Reich che la rivelano al mondo soltanto ventiduenne, e che stabiliscono quella relazione specifica fra danza e musica, cifra di tanti suoi successivi lavori. In continuità con le passate edizioni, i percorsi saranno distinti in: Agorà, Invenzioni e Vita Nova.

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