13. Mostra Internazionale di Architettura

Da mercoledì 29 agosto a domenica 25 novembre 2012, ai Giardini della Biennale e all’Arsenale, è aperta al pubblico la 13. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Common Ground, diretta da David Chipperfield e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La Mostra è affiancata, come di consueto, negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia, da 54 Partecipazioni nazionali. Le nazioni presenti per la prima volta saranno 4: Angola, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Perù. Il Padiglione Italia all’Arsenale è organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee. Gli Eventi collaterali ufficiali della 13. Mostra Internazionale di Architettura sono proposti da enti e istituzioni internazionali che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città. Common Ground formerà un unico percorso espositivo dal Padiglione Centrale ai Giardini all’Arsenale: David Chipperfield presenterà una Mostra con 61 progetti realizzati da architetti, fotografi, artisti, critici e studiosi. Molti di loro hanno risposto al suo invito presentando proposte originali e installazioni create espressamente per questa Biennale e coinvolgendo nel proprio progetto altri colleghi con i quali condividono un Common Ground. I nominativi presenti sono in totale 109.

'La Biennale ha incontrato quest’anno David Chipperfield – dichiara il Presidente Paolo Baratta - consapevole del fatto che si tratta di una personalità che coltiva una visione molto intensa dell’architettura come prassi. 'Ci è parso importante uno sguardo all’architettura proiettato all’interno della stessa disciplina, che sappia evidenziare l’intenso dialogo tra gli architetti della generazione presente e passata, e i loro punti di riferimento. Un passaggio utile per riflettere e rappresentare l’architettura focalizzando su di essa la nostra attenzione, rispetto ad altre visioni che la considerano quasi un capitolo di altre discipline.'

'Il tema centrale di questa Biennale 2012 – spiega il Direttore David Chipperfield – è ciò che abbiamo in comune. L’ambizione di Common Ground è soprattutto quella di riaffermare l’esistenza di una cultura architettonica costituita non solo da singoli talenti, ma anche da un ricco patrimonio di idee differenti riunite in una storia comune, in ambizioni comuni, in contesti e ideali collettivi. Siamo partiti dal desiderio di enfatizzare idee condivise al di là della creazione individuale, e ci siamo resi conto che questo ci imponeva di attivare dialoghi piuttosto che selezionare singoli partecipanti. Abbiamo iniziato chiedendo a un gruppo limitato di architetti di sviluppare idee che portassero a ulteriori richieste di partecipazione: a ciascuno abbiamo richiesto di proporre un progetto insieme a un dialogo che rispondesse al tema e mostrasse l’architettura nel suo contesto di influssi e di affinità, di storia e di lingua, di città e cultura. La lista finale dei partecipanti rappresenta una ricca cultura della differenza, piuttosto che una selezione di posizioni definite e dichiarate. Vogliamo dare risalto al terreno comune condiviso dalla professione, nonostante l’apparente diversificazione nell’attuale produzione architettonica. La condivisione delle differenze è essenziale all’idea di una cultura architettonica.'

'Il ruolo dell’architetto – chiarisce Chipperfield - è, nel migliore dei casi, adempienza critica. Gli architetti possono operare solo attraverso la procedura che conferisce loro l’incarico e che ne regola l’attività. Le nostre idee sono vincolate e convalidate dalla reazione della società. Questa relazione non è soltanto concreta ma riguarda il profondo significato del nostro lavoro. Nel crescente e complesso confronto tra le motivazioni commerciali dello sviluppo e il nostro continuo desiderio di un ambiente a misura d’uomo, sembra ci sia poco dialogo. Se l’architettura deve rappresentare qualcosa di più rispetto ai momenti privilegiati ed eccezionali del nostro mondo costruito, dobbiamo attivare una collaborazione di talenti e di risorse più impegnata. Common Ground invita a riflettere su come poter meglio indirizzare queste intuizioni condivise, queste preoccupazioni e aspettative.'

“L’architettura è per noi l’arte dell’organizzazione dello spazio che condividiamo' – afferma il Presidente Baratta - e l’espressione Common Ground a questo concetto direttamente ci riconduce. L’architettura è lo strumento per realizzare quella res publica che è luogo dei singoli che appartiene a tutti, essa è l’Artemide che metamorfizza la proprietà privata in bene pubblico. Nelle conversazioni con Chipperfield mi è parso di cogliere una preoccupazione: un desiderio di tornare a ricomporre l’identità dell’architetto di fronte all’uso spesso scomposto e deformato che si è fatto della sua arte, pur con la sua complicità, e per contro all’altrettanto diffuso uso mediocre e utilitaristico della non architettura.”

Per saperne di più: BIENNALE DI VENEZIA

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