Lo «spirito della musica» di Venezia

Nel richiamarsi allo «spirito della musica» di Venezia, il festival ideato e curato dalla Fondazione Teatro La Fenice – che si inaugura compiutamente nel 2013 – intende ripresentare con rinnovata attenzione lo straordinario patrimonio della musica veneziana, sia come oggetto sonoro storico, sia come materiale offerto a nuove e stimolanti modalità performative, pronto a diventare stimolo per nuove creazioni, allestimenti, spettacoli, happening. Un festival, dunque, specchio di una Venezia che poggia sulle sue specificità del passato per farsi aperta, ‘sonora’, officina internazionale, protesa nel terzo millennio.

Tra la fine di luglio e i primi di agosto 2012 parte il Prefestival, che detta già le linee guida dello «spirito della musica» di Venezia, cercato innanzitutto nella storia pluricentenaria della Serenissima, impostasi come repubblica oligarchica e laica, che affidava alla chiesa di San Marco l’immagine sonora dello Stato. Tutta la vita musicale di Venezia rifletteva in quei secoli la situazione politica. Niente corte chiusa e cerimoniale per pochi intimi: il doge e il suo seguito si muovevano per la città, in spazi estesi e alla vista del popolo. Questo impianto aperto della politica veneziana ha richiesto, stimolato, favorito musica ed ancora musica, in continuo aggiornamento stilistico, ma continuamente stimolata dalla necessità di fare da colonna sonora al rito religioso e civile, di evidenziare l’evento. Un complesso celebrativo-spettacolare che diventa modello per tutta Europa e che incoraggia la presenza di compositori, cantanti e musicisti oltremontani.

Tra tanti nomi eccellenti quest’anno l’attenzione va al centenario di Giovanni Gabrieli (1557 - 12 agosto 1612), compositore tutto veneziano, che con lo zio Andrea ha contribuito a perfezionare la tecnica stereofonica marciana, con l’aggiunta di una stupefacente varietà di timbri (violini, ma ancor più strumenti a bocchino – ottoni, per noi oggi). Grazie al fiorentissimo mercato internazionale promosso dall’editoria musicale veneziana – nel Cinque-Seicento la prima in Europa – la fama di Gabrieli, e con lui di Venezia, globalizza l’Europa. Sette gli appuntamenti dedicati a Giovanni Gabrieli, nel quarto centenario della morte.

Nelle chiese di San Girolamo a Mestre, di San Moisè e di San Donato a Murano l’Ensemble Oktoechos e la Schola Gregoriana di Venezia, entrambi diretti da Lanfranco Menga, si esibiscono un concerto dedicato al canto gregoriano – l’antica monodia della liturgia cattolica – e alle prime esperienze polifoniche quattro-cinquecentesche.

La Basilica di San Marco diviene scenario di composizioni di prim’ordine della tradizione polifonica marciana cinquecentesca, con brani vocali di Giovanni Croce, Andrea Gabrieli e Giovanni Gabrieli e con alcune canzoni strumentali di Giovanni Gabrieli.

Un excursus attraverso la letteratura organistica spagnola, italiana (veneziana in particolare) e inglese tra Cinque e Settecento costituisce il programma dei due concerti dell’organista milanese Antonio Frigé nella Chiesa dei Frari (25 luglio) e nel Duomo di San Lorenzo di Mestre (29 luglio), con musiche spagnole di Correa de Arauxo, Bruna e Cabanilles, italiane di Andrea Gabrieli, Frescobaldi, Storace, Vivaldi e Lucchesi, e inglesi di Händel e Stanley.

Una chicca vivaldiana sarà al centro del concerto proposto nella Basilica dei Frari (22 luglio) dagli organisti Margherita Gianola e Silvio Celeghin con l’Accademia di San Rocco diretta da Francesco Fanna: il Concerto per due organi, due violini e archi RV 584, scritto da Vivaldi nel 1735 per inaugurare il secondo organo della Chiesa della Pietà ed eseguibile oggi a Venezia solo ai Frari, grazie ai due organi settecenteschi (un Piaggia e un Callido) di cui la Basilica è dotata.

Ultimo frutto della collaborazione tra Fondazione Teatro La Fenice e Fondazione Bevilacqua La Masa, Fenix è opera del coreografo ginevrino Foofwa d’Imobilité e dell’artista mantovano Stefano Arienti, che curerà le installazioni. Lo spirito della musica si incarna anche nei grandi interpreti. Il prefestival rende Omaggio a Sara Mingardo che in Venezia è nata e ha compiuto gli studi musicali, ed ancora (22 luglio) offre in Opera Fenice e dintorni un recital di Jessica Pratt, che ha conquistato negli ultimi mesi il pubblico del Teatro La Fenice, impegnata in arie di Mercadante, Rossini, Verdi e Donizetti tratte da opere rappresentate in prima assoluta al Teatro La Fenice.

Programma completo: Lo «spirito della musica» di Venezia - Prefestival

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