Pescatori, operai e lavoratori, altiforni e grandiosità plastica, il colore verdeazzurro dell’acqua cupa e del salso nei cieli e nelle fabbriche, cattedrali immense quasi viventi. In Pontini (Venezia 1915-1970) l’effetto è potente ovunque, nelle figure e nelle architetture. Appartenente con uno stile personalissimo alla compagine dei Realisti, Pontini è un testimone importante di una stagione veneziana, quella del Dopoguerra, di presenze forti e di grande fervore artistico e creativo, fatto di attenzione per la produttività locale e di internazionalità.