La mostra è curata da Paola Mola e Fabio Vittucci e attraverso sculture, fotografie e documenti inediti traccerà la riscoperta della complessa estetica contemporanea di Medardo Rosso. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Museo Rosso di Barzio (Como) che custodisce l’intera eredità di opere e l’archivio dello scultore, giunti integri alla pronipote Danila Marsure Rosso. Figura nota e ampiamente studiata e attualmente consolidata nel panorama europeo della scultura di fine ottocento come precursore della modernità, Rosso è tuttavia, per la parte più significativa oggi della sua produzione, ancora sconosciuto.