Drammaturgia di Andrea Pennacchi.
Regia di Mirko Artuso.
Bruce Lee non è come tutti gli altri combattenti della televisione. Non è come Bud Spencer, e non è neppure come Van Damme, o Chuck Norris. Tanto meno come Steven Seagal.
Bruce Lee è una filosofia di vita, è una maniera di combattere pur non essendo alti due metri per centoventi chili di peso.
E' un percorso, che Pennacchi con tutta la sua carica comica ci fa compiere, conducendo lo spettatore con mano leggera in un universo televisivo che fa da sfondo ad un epoca, gli anni settanta.
Un viaggio che riserva tutta una serie di citazioni che sembravano rinchiuse nel vecchio zaino del liceo e che inaspettatamente fanno ridere anche le nuove generazioni, segno che da quegli anni ancora non ci si è usciti veramente.