Un allestimento nuovo e suggestivo, lungo undici sale al primo piano del Fondaco dei Turchi. Nuove aree di accoglienza al piano terra, con un giardino recuperato per il museo e per la città.
Un approccio museologico e un impianto museografico moderni e originali e altri programmi di ampliamento.
Dopo i lavori di restauro globale curati dal Comune di Venezia che hanno interessato l’edificio negli ultimi anni, consentendone il risanamento e l’adeguamento impiantistico, e dopo il completamento del restauro delle collezioni (che coprono un arco cronologico di 700 milioni di anni, con due milioni di reperti; raccolte zoologiche, entomologiche, botanche; fossili e preparati anatomici, oltre a collezioni etnografiche, “mirabilia”, e una biblioteca di 40 mila volumi), si è conclusa una fase importante del nuovo riallestimento.
Quello che apre al pubblico oggi in uno dei palazzi più noti della città, il Fondaco dei Turchi, è un museo radicalmente rinnovato, che da un lato ne recupera e riqualifica la tradizione scientifica e didattica, dall’altro sperimenta e propone, sul piano dei contenuti e dell’allestimento, strumenti e metodi nuovi, frutto del lavoro di un gruppo affiatato, che comprende, a fianco dei responsabili scientifici del museo, architetti e professionisti della comunicazione.