Da Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand,
dramaturg Carlo Presotto
con Marco Artusi, Eva Rossella Biolo, Matteo Cremon,
Gianluigi (Igi)Meggiorin, Beatrice Niero,
consulenza artistica di Maril Van Den Broeck
drammaturgia e regia di Ketti Grunchi.
Cyrano ha il naso di un clown e l’animo di un poeta. Imprudente in amore come in guerra, ama la poesia e le parole, e con quelle combatte, fino alla morte. È un funambolo del verso, si batte per testimoniare la vera, profonda libertà della poesia. Cyrano non ha paura
ad affrontare i ricchi, i potenti, gli egoisti, i mentitori… e la stupidità. È puro come lo sono i bambini o i grandi con il cuore rimasto bambino. In scena una storia delicata, dai tratti comici e allo stesso tempo profondi, per uno spettacolo ricco di energia, poesia.