Il progetto nasce come tributo al grande scultore e poeta basco, scomparso nel 2003 (esposto
alla Biennale di Venezia del 1976) e si sviluppa attorno alla poetica dello stesso, riassumibile
nei versi “tutti vogliono dire qualcosa, per occupazione. Io voglio non dire nulla, lasciare l’orma,
il vuoto...Introdurre una vanga nell’aria e tirar fuori l’aria…”; vuoto e silenzio intesi come
condizioni esitenziali ed essenziali della ricerca artistica, punto di arrivo e
contemporaneamente origine di percorsi comunicazionali e di espressioni visuali nei quali la
narrazione prescinde dalla figura (o se ne libera gradatamente) e in virtù dei quali l’opera
diviene il luogo delle assenze e delle riflessioni introspettive, sconfinanti nel puro concetto.
La collaborazione tra Segnoperenne e Vernicecontemporanea esprime il desiderio di mettere a
confronto giovani talenti e nomi già accreditati dalla critica ufficiale e nel contempo
dall’esigenza di divulgare idee e pensieri appartenenti a culture diverse.
Il gruppo, eterogeneo, è composto da artisti visionati e scelti dai due curatori attraverso una
selezione internazionale; al di là delle differenze generazionali o dei differenti percorsi
formativi, ciascuno di essi conduce, fin dagli esordi, ricerche personali e approfondite nel
solco dei rispettivi linguaggi espressivi, coerente con gli utilizzi e le implicazioni pratiche e
realizzative del proprio medium ma aperto a profonde digressioni concettuali, generando
nuova forza e nuovi valori assoluti di cui oggi è più che mai evidente la necessità e divenendo
interprete, ancora una volta, delle parole dell’artista iberico “…guardo avanti, ma
camminando all' indietro…”,.