La morte del cigno,
coreografia Thierry Malandain,
musica Camille Saint-Saëns.
Apres-midi d’un faune,
coreografia Eugenio Scigliano,
musica Claude Debussy.
I quattro temperamenti,
coreografia Paolo Mohovic,
musica Paul Hindemith.
Il trittico presentato dal Balletto dell’Esperia propone tre titoli entrati di diritto nella letteratura coreo-musicale moderna, sia in virtù dei compositori coinvolti sia perché esemplari dell’opera dei tre principali innovatori della danza di ascendenza classica del Novecento: il pionieristico Mikhail Fokine, il radicale Vaslav Nijinsky e il riformatore George Balanchine. Thierry Malandain riprende La Morte del Cigno moltiplicando per tre l’interpretazione di questo canto celeste: tre donne scese dal cielo vengono sulla terra per rendere il loro ultimo soffio prima di incarnarsi in cigni e intraprendere un nuovo volo. Nell’Apres-midi d’un Faune di Eugenio Scigliano, in un’atmosfera visionaria e onirica, il fauno diventa tramite per un giovane addormentato in mezzo alla natura, per capire la sua sessualità e per costruire il proprio essere. A chiusura la rivisitazione di Paolo Mohovich di uno dei maggiori capolavori di George Balanchine, delinea i quattro umori della filosofia medievale: malinconico, sanguigno, flemmatico e collerico.