Lo scultore Mirko Bratuša si presenterà al pubblico con il progetto Caloriferi per calde emozioni, un’installazione di sculture composta da dieci corpi, alcuni antropomorfi ed altri attinenti il mondo vegetale, collegati in rete mediante condutture. L’alimentazione interna, invisibile, riscalderà, umidificherà e raredderà le statue in terracotta. Con la refrigerazione delle componenti antropomorfe il calore sarà convogliato alle altre per riscaldarle, instaurando così una rete di collegamenti quale sistema dei corpi artistici, che indica una mutua dipendenza. Il messaggio metaforico del sistema artistico così instaurato è universalmente applicabile alla società moderna, nella quale tutto accade come risultato di mutue relazioni: l’arricchimento di una parte del mondo significa povertà da un’altra parte, lo sfruttamento della natura causa catastrofi naturali, i tumulti sociali, sostenuti dai social network cambiano i sistemi politici.
Le statue di Mirko Bratuša sono rapite in dierenti stati emozionali, sono apparizioni scultoree fantastiche e stravaganti dall’umorismo sottile. Ammiccando ai fenomeni eccentrici derivanti dalla tradizione cattolica occidentale comunicano una nota esotica familiare all’osservatore. Per raggiungere un grado più alto di empatia sono composte da terracotta, materiale estremamente tattile estrapolato dai rapporti di mercato. Sono tattili e calde, ed illustrando la psicosi del quotidiano narrano del nostro senso di smarrimento nella cultura contemporanea, quando pare di non poter più influire sulla politica e sui rapporti sociali di forza, ed anche dell’impossibilità di arrestare il processo di distruzione della natura. Per questo Bratuša suggerisce di ritornare alla percezione elementare, al mondo della sensibilità perduta.