Spazio per un personaggio controverso del panorama nazionale, l’artista transgender ed ex parlamentare VLADIMIR LUXURIA presenta il suo libro ELDORADO (Bompiani) dove, attraverso la parabola di Raffaele, vittima di un sopruso “quotidiano” che lo riporta con la memoria agli orrori subiti durante il nazifascismo, con ironia, pudore e fermezza denuncia le umiliazioni subite dagli omosessuali in uno dei momenti più bui della storia umana.
E’ l’immagine emblematica del romanzo: Karl muore dopo un intervento ‘riparativo’ intrapreso dai medici nazisti per eliminare la sua omosessualità. Mentre muore sente il sangue che scende dalla testa e pensa di avere sui capelli una corona di spine. Ma nel delirio terminale riesce a sintetizzare la storia dell’evoluzione così: “dalla scimmia eterosessuale a Oscar Wilde!” Eldorado è un romanzo che tocca tanti luoghi dell’omofobia di ieri e di oggi, dall’Olocausto degli omosessuali alle minacce al circolo ‘Mario Mieli’ di Roma di poco tempo fa, ma lo fa dosando con sapienza i toni della tragedia e dell’ironia. Raffaele, il protagonista, è un anziano omosessuale originario di Foggia, trasferitosi a Milano da molti anni. Lo spaccato che si apre sulla sua vita non è confortante: uscire e frequentare un locale gay lo espone alla derisione e al disprezzo dei giovani frequentatori. Nel cuore del libro c’è anche una questione poco conosciuta: com’è, cos’è, la terza età per un gay? Tutti si interrogano sul fatto se omosessuali si nasca o no, ma in pochi sanno come, gay, si invecchia.
Ma Eldorado, il primo romanzo di Vladimir Luxuria - titolo ispirato al nome dello storico locale omosessuale berlinese chiuso dai nazisti dopo la promulgazione del Paragraph 175 che nel 1933 consegnò migliaia di gay alle carceri e ai lager – è soprattutto un viaggio nella memoria...