Università Ca’ Foscari Venezia, Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi. La chimica del secolo scorso ha cambiato e migliorato il nostro modo di vivere trasformando la materia prima (principalmente idrocarburi fossili) in prodotti di consumo (plastiche, fibre, detergenti, farmaci, vernici, carburanti, materiali, ecc.). Questo avveniva senza necessariamente seguire sempre la via più ecosostenibile, sia perché l’alto valore aggiunto dei prodotti consentiva di spostare a valle il problema dello smaltimento delle scorie o della bonifica dei siti contaminati (nella migliore delle ipotesi), sia perché esisteva meno la coscienza ambientale che ora costringe a chiedersi in anticipo quale sarà l’impatto per l’ecosistema di un determinato processo di produzione. Oggi, la tutela della salute, dell’ambiente e delle risorse (materia prima, energia, acqua, cibo) ha imposto di cambiare prospettiva. Va cioè messo in conto fi n da subito che un processo chimico deve evitare di usare e produrre sostanze pericolose
per l’uomo e per l’ambiente, in modo da prevenire i danni piuttosto che doverli rimediare successivamente.
Questa è la filosofia alla base della green chemistry
– chimica verde – cioè “il design e lo sviluppo di
prodotti e processi chimici per ridurre o evitare di generare o utilizzare sostanze pericolose”. In questo senso, la produzione chimica può e deve essere intrinsecamente pulita, e può esserlo solo sviluppando processi più intelligenti, più effi cienti, sostenibili, sicuri. Tali processi sono anche automaticamente economicamente sostenibili sia perché costa meno “prevenire che curare”, sia perché si aggiunge un valore “green” ai prodotti. Alla base di questa innovazione di prospettiva
stanno ancora una volta la conoscenza e la ricerca
di base. Attraverso la sperimentazione e lo studio
gli scienziati possono capire i meccanismi di trasformazione delle materia e quindi sviluppare nuovi processi e nuovi prodotti che siano sempre più sostenibili. I campi dove l’impatto sarà più forte sono l’impiego di risorse rinnovabili, un utilizzo più accorto di energia, e lo sviluppo di nuovi prodotti e processi.
Intervento programmato: Luca Zambelli, Galentis srl Marcon (Ve) - La chimica fine: produrre eccellenze globali per
un nuovo modello di sviluppo locale.