E’ un Varietà su Totò, dagli inizi della sua carriera fino agli anni ’50 e ’60, a partire dalle sue inesauribili battute che spaziano dal genere demenziale (ben prima dei nuovi comici degli anni ’90) alla considerazione filosofica, al gioco e storpiatura delle parole, dando vita ad un esilarante dialogo “demenzial-futurista” che apre lo spettacolo: “…Artisti si nasce, non si diventa! Ed io lo nacqui, modestamente!” , “…non siamo mai soli, abbiamo sempre qualche appendicite!” “…anche se civile la morte sempre morte è!”. Passando, poi, attraverso le sue canzoni quali “MISS MIA CARA MISS” , “IVONNE LA NUIT”, “NEMICA” e “IL BEL CICCILLO” (non trascurando il Totò paroliere). Il tutto all’insegna di un gemellaggio Napoli-Venezia, che fa dell’alternanza tra le due lingue il filo conduttore dello spettacolo. Senza scadere, quindi, nell’imitazione del grande e “UNICO” comico Totò, si rivive il clima dell’Avanspettacolo e della Rivista dove la partecipazione e il coinvolgimento del pubblico fa parte del gioco. Infatti il duo Esposito-Zuccon è legato a Totò da un imperativo categorico che ha subliminato l’arte del grande autore e attore napoletano: far ridere il pubblico e considerare i copioni una semplice traccia su cui tessere un puzzle di “bazzecole, quisquiglie e pinzillacchere”.FUORI ABBONAMENTO