In occasione del Giorno della Memoria, l'Auditorium Santa Margherita ospita un progetto di Eliana Vicari, nel quale si espongono quattro scenari inerenti la Shoah.
Il punto di vista di una psicoanalista, Sarah Stern. L'esperienza disumanizzante dei campi di concentramento ha provocato da un lato una grande difficoltà a elaborare il lutto nei familiari delle vittime, dall'altro, ha suscitato le reazioni più disparate nei sopravvissuti. Fondamentale a riguardo, resta l'opera di Claude Lanzman, Shoah.
Il punto di vista di un résistant, Olivier Salon, raccontato dal figlio di Jacques Salon, ebreo sfuggito ai campi di sterminio, una storia d’impegno, una storia d'amore, nata all'interno del movimento della resistenza e spezzata ad Auschwitz.
Il punto di vista di un regista e di un cinefilo. Dante Desarthe parlerà di due film che ci permetteranno di capire come la questione dell'identità ebraica sia cruciale non solo dal punto di vista storico (l'attributo «ebreo» è stato usato durante la Shoah per negare l'umanità di uomini e donne), ma anche nell'esistenza di individui confrontati con quest'eredità religiosa e culturale.
Il punto di vista di una scrittrice, Agnès Desarthe, che nei suoi romanzi e nei suoi libri evoca la Shoah, un'esperienza che lei non ha vissuto direttamente, ma che ha segnato la storia della sua famiglia e quindi – inevitabilmente - la sua.