Per la rassegna dedicata al Giorno della Memoria, si proiettano i film '16 ottobre 1943' e 'Il pane della memoria' prodotti da Marina Piperno.
Il film - documentario '16 ottobre 1943' (scritto da Mino Argentieri e ispirato al racconto omonimo di Giacomo De Benedetti) è la densa, suggestiva rievocazione della ricattatoria raccolta di 50 kg d'oro (26-9-'43) e della successiva razzia, eseguita dalle SS, di 1024 ebrei residenti nel ghetto e in altri quartieri di Roma, inviati nei lager di sterminio in Germania.
'Quanto ha viaggiato la mia gente. E non per svago' dice Elena Servi di Pitigliano (GR) di cui il documentario 'Il pane della memoria' è anzitutto il ritratto. È lei – col suo volto di vecchia signora degna, il dolce sorriso, la limpida voce toscana, la capacità di narrare, la lucidità di analisi – che fa da guida alle immagini, al suono, alla regia di Faccini. Senza mai mettersi in cattedra, è una lezione che passa in rassegna con semplicità e concretezza la storia degli ebrei italiani, la loro identità, la cultura, la religiosità, la capacità di adattamento, gli usi e i riti, la nascita d'Israele, la funzione dei kibbutz, la differenza tra le generazioni, le paure, la continua lotta per la sopravvivenza, gli errori dei governi, i diritti dei palestinesi. La verità è concreta, diceva Brecht. È un film concreto dove si parla spesso di cibo, e non soltanto di pane della memoria: i bagni rituali, il forno delle azzime, il rosso delle melograne, la caverna della macellazione, la bellezza di Pitigliano.
La produttrice interviene a seguito delle proiezioni.