Un’idea di concerto interessante e innovativa che propone, oltre a una scelta musicale poetica e originale
di Satie e Scarlatti, l’idea di un vero e proprio dialogo musicale tra due personaggi, come accade nella vita.
In realtà c’è un’inversione delle rispettive età. Uno è giovane (D. Scarlatti), anela all’amore, alla libertà, è irruente e vitale, ed ha la capacità di riprendersi “del tutto”. L’altro è più anziano (Satie), nostalgico del passato, è cosciente di tutto ciò che non tornerà mai più; però con lucidità segue il proprio destino, assumendo trasformazioni.
Un dialogo “eterno” che ci richiama a cose essenziali come l’Effimero ed il Divenire.