Spettacolo teatral-musicale dedicato ai Balcani e all’est europeo. Autori musicali come Bregovic, Kusturica, Kocani orchestra e molti altri vengono accostati a scrittori amatissimi ad EST. Hasek, Hrabal, Kafka, Rilke unitamente ai mostri classici come Bulkakov etc. Le atmosfere letterarie si fondono con quelle più popolari degli aneddoti, delle leggende fino a toccare strane ed oniriche storielle nate nella notte dei tempi. Amore per le sonorità, le tradizioni, gli odori, le feste dell’est, i colori zingari, i loro strumenti, i loro viaggi, le scorribande nel mondo Yiddish con il suo umorismo tragico e premonitore. Dai libri di questi grandi scrittori escono simpatici spacconi, sbruffoni dell’infinito,piccoli fantasticatori, svitati e parassiti impegnati ad accomodare al meglio la propria vita nelle strettoie di un regime oppressivo, sempre pronti ad inventare universi lunatici capaci di dissipare lo squallore di guerre e miseria. Eroi di queste magiche terre sono gli innocui smargiassi, chiacchieroni indomabili, nutriti di trovatine sentimentali. Essi portano all’estremo la loquacità soffocante come mossi da un’irrefrenabile brama di ciarle, si narrano a vicenda aneddoti su aneddoti, storielle di birreria. Mulinano frottole come clowns sulla pista e parlotti in taverna. Nel corso del grande concerto Balcanico i protagonisti dell’est infilzano incongrue storielle anche nelle condizioni più lugubri e più insostenibili, come a far finta di nulla per soffocare l’angoscia; e le strampalate storielle si innestano nella tragica vita con l’indifferenza di quei rotondi piattini di cartone che a Praga si mettono sotto i calicioni di birra. Circo, storie di vodka, atmosfere dei Konoba slavi, canzoni e tanta leggerezza su un EST molto sognato, soprattutto come un non-ovest. Una finestra un po’ Felliniana sui nostri scatenatissimi vicini di casa.