Il mito di Orfeo, il mito della musica. Un mito che è parte costituente, imprescindibile della civiltà occidentale. E Claudio Monteverdi, il grande compositore cremonese che nel mondo rappresenta l'apice della musica barocca, e per Venezia per i Frari rappresenta soprattutto un grande patrimonio da riscoprire, anche perché proprio ai Frari è custodita la tomba del musicista.
E poi i giovani, questa volta l'Accademia di Musica dell'Università di Ljubljana che, con più di cinquanta elementi, è ospite della Basilica dei Frari e di Venezia per questa occasione imperdibile, nella quale i musicisti hanno collaborato con altri studenti sloveni, dell'Accademia della musica, Accademia per il teatro, radio, film e televisione e Accademia per le belle arti e per il design. Un'occasione anche per vedere la creatività e la qualità di un paese di grande tradizione, sempre più protagonista in Europa.
L'Orfeo, favola in musica, è un appuntamento che chiude una rassegna dedicata alla Musica Giovane che ha già visto protagonisti, tra gli altri, l'Ensemble di Musica Contemporanea e lo Swallows Quartet del Conservatorio B. Marcello di Venezia e La Cappella Musicale del Conservatorio A. Buzzolla di Adria, nonché il Venice Cello Ensemble.
Un'attenzione che rende la Basilica dei Frari un'eccezione nella città di Venezia, per offrire a residenti, turisti e soprattutto alle giovani generazioni opportunità per guardare oltre, tras-guardare il futuro, vivere da protagonisti i momenti della formazione professionale e culturale, e per sostenere con simpatia anche i loro sogni.
E così anche il concerto diventa confronto di esperienze, luogo per intessere nuovi incontri, spazio in cui la città si allarga e diviene ospite nellamicizia. Ospite, appunto, della bellezza, per un dialogo con la musica che diventa dialogo con sé, occasione per le relazioni buone, anche a Venezia, e poi, perché no, ricerca e relazione con il totalmente Altro.