teatro
Lei dunque capirà

Una silenziosa e liquida penombra circonda la protagonista dell’inedito monologo che Claudio Magris ha scritto per Daniela Giovanetti, una delle attrici di riferimento del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. A lei, il celebre germanista triestino – fra i più lucidi e sensibili intellettuali e maître de penser dei nostri giorni – affida il ruolo di novella Euridice, testimone di un amore il cui eco si ripete, sempre più forte, oltre il tempo e lo spazio. Ad Antonio Calenda, direttore dello Stabile del Friuli Venezia Giulia, il compito di trasporre sul palcoscenico – com’era già avvenuto con esiti eccellenti nella Stagione 2002-2003, per La Mostra – le suggestioni ed i profondi significati del testo di Magris, che ripercorre ora – in modo assolutamente attuale ed emozionante – la storia di Euridice. Il mito vuole che la bellissima sposa di Orfeo, uccisa dal morso di un serpente, sia condotta nell’Ade. Straziato, Orfeo l’insegue, e con il suo canto commuove a tal punto Persefone e i guardiani degli Inferi, da ottenere di riportarla con sé sulla terra. L’unica condizione è che l’uomo non si volga mai a guardare la sposa prima di essere uscito dall’Ade: ma Orfeo, misteriosamente, non riesce a resistere, ed Euridice viene restituita per sempre suo destino di ombra e morte. Di questo toccante e antico racconto, Magris coglie e restituisce il senso profondo e universale, scorgendo e offrendo al pubblico un vortice di piccoli frammenti quotidiani, veri, palpitanti, anche autobiografici: accenti di un universo poetico coinvolgente e struggente, espressi attraverso una scrittura che armonizza con raffinatezza altissima consapevolezza culturale e intensa sensibilità. I suoi moderni Orfeo ed Euridice sono tratteggiati nella loro umanità, puntando l’attenzione sulla loro interiorità ricca di sentimenti e contraddizioni. Attraverso le parole della donna – prigioniera di un’Ade dal profilo talvolta angosciante e kafkiano, talvolta rassicurante – conosciamo ogni vibrazione del loro animo: la reciproca nostalgia, i loro sogni, la forza di Euridice, le paure, la drammatica solitudine di Orfeo, l’amore, i sensi di colpa, l’estremo sacrificio... Un trascolorare di immagini e sensazioni, che attraverso l’appassionata interpretazione di Daniela Giovanetti e la creatività di Calenda racconteranno – per usare le parole dell’autore – «(…) la felicità, il vuoto, la catastrofe, la pienezza insostenibile di stare insieme». Dopo il grande successo segnato dalla messinscena nella Stagione 2002-2003 de La mostra (spettacolo che ha ricevuto fra gli altri riconoscimenti, il premio “ETI – Olimpici del Teatro” per il miglior testo e nella persona di Roberto Herlitzka il Premio Ubu per l’interpretazione) il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, ripete con Lei dunque capirà il bellissimo e significativo incontro con Claudio Magris: l’autore ha creato questo nuovo ed intenso monologo proprio per lo Stabile, affidandolo al regista Calenda e all’interpretazione di Daniela Giovanetti. Prodotto dallo Stabile nel 2006-2007, Lei dunque capirà di Claudio Magris è stato accolto con grandissimo favore dalla critica nazionale come pure dal pubblico: molto richiesto, lo spettacolo per la Stagione 2007-2008, 2008-2009 ha replicato in Italia ed all’estero. Nel novembre 2011 è stato presentato a New York, presso l’Istituto Italiano di Cultura.

Regia di Antonio Calenda, con Daniela Giovanetti.

dettagli
Biglietto: consulta il sito del teatro
quando
dal 14/11/12 al 16/11/12
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Teatro Goldoni
San Marco 4650/b - 30124 Venezia
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