Il monumento più scintillante dello skyline parigino, regina tra le architetture mondiali, la Tour Eiffel sta per essere protagonista di un’importante opera di ristrutturazione a cura di Moatti-Rivière Architecture Studio. I dettagli del progetto vengono raccontati a Venezia durante la Biennale di Architettura in una mostra ad altissimo impatto scenografico presso lo Spazio Lightbox.

Qui, dal 27 agosto al 25 novembre 2012, è allestita una sorta di gigantografia virtuale – tra foto, disegni, sketch, video e modelli – di quello che accadrà al primo piano della Tour Eiffel nel 2013. Dall’idea alla realizzazione, la mostra illustra le fasi del progetto che sarà caratterizzato, oltre che dall’intervento architettonico, anche da un forte approccio metaforico.

Il primo piano della Tour Eiffel é stato ristrutturato trent’anni fa ma i tre padiglioni e gli spazi pubblici adibiti ad ospitare i visitatori risultano ad oggi angusti e inadeguati. E così il “Belvedere” più famoso del mondo, a 57 metri sopra Parigi, ha deciso di cambiare look. L’idea è di trasformare la semplice visita in una esperienza culturale e sensoriale, preoccupandosi di offrire non solo la veduta panoramica della città ma anche una prospettiva privilegiata da cui osservare la Torre stessa. E’ prevista la soppressione e la ricostruzione di due padiglioni esistenti, Pavillion Eiffel e Ferrié, per cui il primo diventerà una sala polivalente dedicata a conferenze, spettacoli, eventi, cene, il secondo invece ospiterà negozi e ristoranti e un percorso museografico. Il terzo padiglione invece, dove si trova il ristorante 58 Tour Eiffel, sarà conformato esteticamente agli altri due.

Sarà inoltre utilizzato il vetro sia per la pavimentazione del perimetro dell’apertura centrale, sia per le balaustre, in modo da creare trasparenze e punti di vista nuovi. Sembrerà di essere sospesi nel vuoto, sopra ai gloriosi pilastri. Dal punto di vista della sostenibilità, il progetto ha anche l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio, migliorare l’accessibilità e utilizzare fonti energetiche rinnovabili come l’eolico, il solare e l’idraulico. La ristrutturazione è stata progettata e realizzata dagli architetti Moatti-Rivière, insieme all’impresa Bateg(Vinci Group) per la costruzione.