Il mandolino, è uno strumento tipicamente italiano che, in passato, ha avuto periodi di grande popolarità. Nell'immaginario collettivo è uno strumento strettamente legato alla tradizione partenopea, la realtà dei fatti dimostra che ciò è solo un'eccessiva semplificazione. Nelle regioni del nord d'Italia, fino alla fine del 1700 venivano costruiti mandolini, direttamente derivati dal liuto, molto diversi da quelli che si utilizzano oggi. I concerti di Antonio Vivaldi erano destinati a questo tipo di strumento.
A partire dal 1750 circa alcune famiglie di liutai di Napoli introducono nel mandolino importanti modifiche. Da quì lo strumento, radicalmente diverso, sostituisce il modello precedente, raggiunge tutta l'Italia e arriva in tutte le corti d'Europa.
Dopo l’Unità d’Italia il mandolino rappresenta un vero strumento di identità nazionale. In tutta la penisola troviamo orchestre composte da mandolini, mandole, chitarre ed arpe.
Con la fine della seconda guerra mondiale il mandolino in Italia sembra scomparire, lasciando spazio ad altri generi, repertori e strumenti. Tuttavia alcune orchestre, proprio nel Nord Italia, hanno continuato ininterrottamente la loro attività.
Attualmente il panorama nazionale è costituito da numerose e variegate realtà locali, presenti in varie regioni italiane e ben radicate nel loro territorio ma spesso poco visibili. Realtà che danno vita ad attività culturalmente e socialmente molto valide, esprimendosi anche a livello internazionale.
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