Trenta straordinarie fotografie, tra le moltissime partecipanti, selezionate da una giuria di esperti, vengono esposte nella suggestiva Galleria dei Cetacei del Museo di Storia Naturale di Venezia a conclusione della quinta edizione del Concorso Internazionale di Fotografia Subacquea “ABISSI – Città di Venezia 2012”, realizzato dal Comitato Organizzativo di UnderwaterPhotoVenice, dal Club Subacqueo San Marco e dal Gruppo Argo Ricerche Subacquee.
Il concorso, patrocinato dal Comune di Venezia e da Scubaportal, è stato realizzato con il contributo di, Easydive, Ingemar, TiozzoSub, Corderia Nazionale, Don Questo, Foto Leone, FotoFranco Dei Rossi Shipping, Giosub, Isotta, Linea Valentina, Maredicarta, Nautica Mare, International Diving, Academy Sub, Acqua Sub, FotoSub Shop, Nimar, Nikon Parisi Sub, Vetreria Effe , Vetreria Formia e Yalos Murano.
Diventato oramai un appuntamento d’obbligo nel panorama degli appassionati di settore e non solo, il “Concorso Internazionale di Fotografia Subacquea” riguarda soggetti subacquei sia di ambito mediterraneo che tropicale (ed è rivolto alle categorie “Compatte” e “Reflex”). In queste cinque edizioni il concorso ha visto la partecipazione dei più noti fotografi subacquei italiani e stranieri, che hanno “catturato” più di 1200 immagini nei mari di tutto il globo. Anche quest’anno il concorso si avvale della collaborazione del Museo di Storia Naturale di Venezia, che rafforza ancor di più la volontà degli organizzatori di non ridurre la manifestazione ad una mera competizione fotografica, ma di valorizzare il materiale raccolto per promuovere l’amore e il rispetto per il mare e per gli organismi che lo popolano. In questo contesto il Museo rappresenta la struttura più idonea per raggiungere questi obiettivi, grazie al notevole afflusso di pubblico e alle innumerevoli iniziative di didattica e divulgazione scientifica in esso ospitate. Il materiale fotografico raccolto nelle varie edizioni del concorso sarà dunque destinato, dopo la mostra, ad implementare gli archivi del Museo, che potrà così utilizzarlo per scopi di ricerca, didattici ed educativi.
