Nel 2009 la Commissione Europea scriveva nel libro bianco sull’adattamento ai cambiamenti climatici che “anche se a livello mondiale riuscissimo a limitare e poi a ridurre le emissioni di gas serra, ci vorrà del tempo prima che il pianeta riesca a smaltire i livelli di gas climalteranti presenti in atmosfera; ciò significa che dovremo far fronte agli impatti dei cambiamenti climatici per almeno i prossimi 50 anni. E’ dunque necessario adottare delle misure per adattarci.” Ad oggi però restano ancora troppo pochi gli impegni nell'ambito della mitigazione e dell’adattamento agli inevitabili cambiamenti in corso. Il ruolo della politica, delle istituzioni, delle imprese, del mondo della ricerca, e degli stessi cittadini, può essere determinante nella lotta ai cambiamenti climatici. A titolo di esempio, le prime possono svolgere un ruolo chiave orientando le politiche vigenti in settori strategici quali la mobilità, l’energia e la pianificazione territoriale. Possono inoltre svolgere il ruolo di interlocutori privilegiati per le imprese del territorio impegnate in azioni di riduzione delle emissioni. Dopo una breve introduzione di Valeria Barbi, ricercatrice e policy analyst presso l’International Center for Climate Governance, Piero Pelizzaro, responsabile della cooperazione internazionale di Kyoto Club, parlerà di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici descrivendo due iniziative che, per la loro efficienza e innovazione, stanno attirando l’attenzione dei media e amministrazioni internazionali. Interverrà poi Gianni Gaggiani, grafico freelance e fondatore di Grow the Planet, l’innovativo social network che aiuta gli utenti e li segue passo per passo nella creazione del proprio orto domestico.