Marina Spadafora negli anni '90 è stata tra le designer più sperimentali delle passerelle milanesi, una label di abiti sofisticati e maglieria da collezionare distribuita in tutto il mondo.
Appaiono le sue prime collezioni eco-friendly. Con Mauro Pavesi, esperto di marketing con un passato in Lego, e l’artista Davide Grazioli, disegna la collezione Banuq. Marina è vicina ad un altro punto d’inizio. Viaggia lontano per capire con chi e come produrre. In Egitto incontra Sekem un imprenditore illuminato che applica i principi biodinamici alla coltivazione del cotone e del lino e che ha costruito una scuola steineriana per i figli dei lavoratori. E’ il primo atto di una variopinta rete di fornitori che Marina Spadafora accompagna sui mercati occidentali.
Con Altromercato, leader nella produzione e commercializzazione di prodotti equosolidali, arriva il progetto in larga scala. Marina Spadafora è il direttore creativo di Auteurs du Monde e ne disegna la collezione pret à porter. Lavora con materiali biologici e certificati Fairtrade. Definisce antropologica la sua collezione: “ogni capo ha una sua storia e identità, ed è rifinito a mano da artigiani provenienti dal sud del mondo”.
Marina Spadafora è inoltre docente di fashion design al Naba, la Nuova accademia di belle arti a Milano.