Progetto culturale, democratico e globale, promosso dalla Luciano Benetton Collection.
La mostra presenta la collezione, costituita da più di un migliaio di opere, di piccoli quadri (tutti in formato 10x12 centimetri) che Luciano Benetton ha raccolto a partire dalle esperienze fatte nel corso dei viaggi che ha compiuto in ogni parte del mondo. Sono presentate le opere raccolte in Australia, India, Corea, Stati Uniti, Giappone. La collezione è simile a un inventario aperto in grado di contribuire a dimostrare come siano mutevoli i modi in cui il mondo viene visto, interrogato e rappresentato dagli artisti, e come le loro esperienze possano contribuire a comprendere meglio la ricchezza custodita in tutto ciò che di diverso e lontano il mondo offre alle nostre interpretazioni.
“Imago Mundi è un progetto culturale, democratico e globale che guarda alle nuove frontiere dell'arte – verso personalità, Paesi, linguaggi emergenti e differenti culture – in nome dell’apertura al mondo e ai nuovi orizzonti, e della convivenza delle diversità espressive”, sottolinea Luciano Benetton. “Il nostro intento è far viaggiare la collezione per mostrarla, attraverso esposizioni, cataloghi e un progetto web dedicato all’arte, al maggior numero di persone nel mondo, in collaborazione con istituti privati e musei pubblici”.
Prima tappa del viaggio di Imago Mundi è la mostra a Venezia, presso la Fondazione Querini Stampalia, come evento collaterale della 55. Esposizione Internazionale d’arte – la Biennale di Venezia.
La struttura espositiva di Imago Mundi è stata progettata dall’architetto Tobia Scarpa come spazio accogliente che agevola la comprensione della ricchezza espositiva: la struttura conferisce facile visibilità ai piccoli quadri e, grazie a espositori che si chiudono come pagine di libro, è comoda da trasportare e installare, favorendo le finalità itineranti della collezione, destinata a viaggiare senza frontiere.
Oltre ai cinque Paesi presentati per la prima volta a Venezia, Imago Mundi comprende le collezioni degli artisti di America Latina, Est Europa, Russia, Cina e Mongolia (attualmente Imago Mundi raccoglie oltre 2.000 piccoli dipinti). Le prossime direttrici di questo progetto punteranno a Sud, per raccontare il fermento creativo, artistico e sociale del continente africano.