Da un paio di anni Iuav ha una convenzione internazionale con la Finis Terrae (didattica e ricerca, per tutti i CdL, scuola di dottorato e master), i primi studenti in entrata ed uscita si riferiscono all’aa 2012-2013. Conoscere la produzione architettonica cilena dell’ultimo decennio favorirà l’implementarsi di scambi non solo tra studenti ma di ricerca.
La selezione dei 10 studi cileni, già presenti nel panorama internazionale (biennali latino americane, europee tra cui anche quella di Venezia) e di altrettanti progetti premiati e il cui valore ha riscosso numerosi riconoscimenti, nel confronto proposto dal curatore e per il carattere itinerante della mostra, è la testimonianza di un avanzamento disciplinare. Ospitando questa mostra ci metteremmo in rete con le altre scuole di architettura partecipando di un dibattito internazionale che vede ricerca e didattica al centro delle politiche culturali degli atenei con virtuose ricadute nel mondo della professione.
Matericità e contesto sono i due valori con cui leggere le opere di architettura di 10 studi cileni selezionati. Attraverso disegni, schizzi e plastici è riprodotto uno spaccato del panorama cileno che ha dimostrato un forte slancio e generosità produttiva, soprattutto nell’ultima decade, come dimostra la rinnovata attenzione internazionale per questo Paese. La Facoltà di architettura della Finis Terrae si fa portatrice di questi valori coniugando didattica e professione per un virtuoso, e riconosciuto, accrescimento della qualità dell’architettura costruita, concorrendo a restringere il gap tra opinione pubblica, istituzioni, mondo delle imprese.
La mostra è allestita secondo il principio duchampiano della Boîte en valise: 10 valige (90x45x40 cm) contengono i materiali che raccontano il progetto scelto dallo studio.
La mostra è interattiva potendo il visitatore toccare i contenuti della “valigia”. Block notes e matite saranno poste accanto alle valigie affinché il visitatore possa prendere appunti dei contenuti.