Confini si rivolge a tutti gli autori che operano in modo progettuale, utilizzando la fotografia per restituire in forma visiva una idea maturata a priori rispetto al momento dello scatto. È un percorso creativo diametralmente opposto alla fotografia documentaria, che coglie frammenti di realtà che esistono indipendentemente dalla fotografia. I progetti proposti da Confini nascono spesso in largo anticipo rispetto all'atto di fotografare e non di rado vengono messi in pratica solo dopo avere trovato le soluzioni tecniche specifiche o aver creato delle scene finalizzate allo scatto. Confini ha una particolare attenzione alla fotografia italiana ma ha una visione di ampio respiro grazie alla nutrita presenza di autori italiani con relazioni internazionali e di stranieri che operano in Italia. Anche questa edizione di Confini conferma la vivacità, se non l'interesse, delle donne (quattro su sei selezionati) per una fotografia che non è colta al volo ma più riflessiva, progettuale e critica. Le donne sono in maggioranza tra gli autori proposti nel corso dei dieci anni di attività.
Confini, giunta appunto alla sua decima edizione, si propone come il principale appuntamento annuale in Italia per presentare nuovi autori fra quanti propongono un modo alternativo di immaginare la fotografia; autori che, forti di un proprio linguaggio, ci mostrano la loro visione della realtà.