Chi è l’uomo nel diluvio? In principio era Noè. Oggi siamo Noi.
Perché la parola emigrazione non è mai stata così in voga come ora.
Sotto questo diluvio.
Il progetto nasce dall’incontro con un’immagine di un libro per bambini, molto amato da mia figlia, la storia dell’arca di Noè. Nel libro vi è raffigurata la moglie del patriarca di fronte alla porta di casa, nell’atto di mangiarsi le unghie. Il marito, impegnato nella costruzione dell’arca, le ha dato il compito di scegliere tutto ciò che intende salvare dal diluvio, ma lei di fronte all’uscio di casa non entra, indugia, e si mangia le unghie. Di fronte al diluvio quotidiano che siamo chiamati a vivere, cerchiamo di costruire un’arca, in cui custodire ciò che ancora rimane, ciò che ancora sta. Questa è la storia di un uomo che ha bisogno di un’arca e ha solo un ombrello, la storia di un uomo che vuole partire, che non vuole dio.