Uno degli incroci più interessanti nell’ambito della sperimentazione delle avanguardie e della riflessione che ne è derivata, è l’aver concepito i diversi linguaggi artistici non nella loro singolarità e specificità disciplinare, ma piuttosto nelle loro reciproche relazioni, in grado di generare nuovi ambiti di espressione. Rispetto alla parola uno di questi ambiti è dato dall’averla considerata nella sua forma visiva, non solo nel suo significato. Analogamente è avvenuto anche per il valore sonoro della parola. E nondimeno dal punto di vista dei linguaggi pittorici, in particolare la sperimentazione dell’astrattismo ha compreso come un quadro può in qualche modo essere anche letto e ascoltato.
Claudio Ambrosini e Daniele Goldoni, attraverso distinte ricerche pluridecennali hanno sondato questi ambiti dell’incrocio fra linguaggi.
Claudio Ambrosini - compositore contemporaneo, vincitore del Leone d’Oro alla Biennale della musica nel 2007 - già nelle sue sperimentazioni video-performative degli anni ’70, e nelle installazioni artistiche, si pensi alla “Stanza di Chopin e George Sand a Maiorca” ha toccato la relazione fra i linguaggi con una particolare attenzione al rapporto con la musica. Attenzione che si è tradotta anche in una particolarissima modalità di concepire la stessa forma-spartito come da vedere/leggere non solo eseguire.
Daniele Goldoni, docente di Estetica a Cà Foscari, ha reiteratamente toccato nella sua ricerca teorica la questione del rapporto fra immagine e parola, e soprattutto fra parola e suono, queste ultime legate da una dimensione temporale dell’ascolto, a cui ha dedicato i suoi ultimi libri “Stili di vita” (2012) e “Gratitudine – Voci di Hölderlin” (2013). Goldoni, come è noto, all’attività di docente unisce da molti anni quella di musicista attento ai nuovi linguaggi fra musica improvvisata, jazz e contemporanea.
Un’occasione dunque rara di sentire due fra le personalità più interessanti attive a Venezia nell’ambito delle arti e della riflessione teorica, testimoni entrambi di una vitalità e intensità della produzione culturale in città di cui a volte non si è pienamente consapevoli. Il programma di conferenze La parole e le immagini al Centro Culturale Candiani, è promosso dalla Università Popolare di Mestre in collaborazione con associazione culturale Galleria Contemporaneo. Nei due precedenti appuntamenti sono intervenuti Luigi Gardenal e Pier Guido Sartorelli; Pierangela Allegro, Michele Sambin e Mariateresa Sartori.
Introduce l’incontro Riccardo Caldura.