Nel solco delle produzioni di Onslow per questo
genere, i primi due quartetti composti da
Félicien David alla fine della carriera (1868-1869) s’ispirano ai grandi modelli viennesi, ma permettono ugualmente al loro autore – allora scevro da assilli economici – di esprimere la sua sensibilità. Contrariamente al «quartetto brillante» a lungo in voga in Francia, David
esige una sollecitazione uguale in uno stile concertante che favorisca il dialogo strumentale. Mentre il Quartetto n. 1 dimostra la padronanza del genere, il n. 2 è probabilmente uno dei suoi capolavori. Al crepuscolo della vita, David si
richiama all’esotismo de Le Désert in un’opera tanto sottile quanto elegante. I frammenti del Quartetto n. 4, lasciato incompiuto nel 1876, concluderanno il concerto.