L'incontro, sotto forma di 'ATELIER', fa parte di un percorso metodologico lanciato ufficialmente dal Consiglio d'Europa in tutta Europa (partendo proprio da Marsiglia e Venezia) per studiare modelli e scambiare buone pratiche di applicazione/sperimentazione della Convenzione di Faro, che da questo punto di vista si presta ad essere uno strumento giuridico 'flessibile' estremamente utile per lanciare modelli pilota e sperimentali circa l'applicazione delle politiche culturali e partecipative alla cultura.

La Convenzione di Faro è una 'Convenzione quadro' che definisce le questioni in gioco, gli obiettivi generali ed i possibili campi di intervento dove gli Stati membri sono invitati a progredire. Ogni Stato contraente può decidere i mezzi a lui più convenienti per implementare la Convenzione, per renderli così uniformi ai suoi contesti legali o istituzionali, alle sue pratiche e alle sue specifiche esperienze Nazionali.

Da tali presupposti la Città di Venezia (o meglio ancora la Città Metropolitana di Venezia) diventa un costruttivo laboratorio per lanciare nuove proposte e nuove politiche partecipative elaborate intorno alla Convenzione di Faro recentemente firmata dal governo italiano e ora in procedura di ratifica.