All’origine del Rake’s Progress, nel 1947, c’è la visita di Stravinskij a una mostra in cui sono esposte otto incisioni di William Hogarth sul tema della disfatta di un giovane schiacciato dai vizi della società. Ce n’è abbastanza per stimolare la fervida fantasia del compositore, che poco dopo affida la stesura del libretto al poeta Wystan Hugh Auden (librettista d’eccezione anche per Britten e Henze), il quale licenzia il testo al tranquillo ritmo di un atto all’anno. Nel 1951, su una musica dall’alluremozartiana, le vicende del giovane Tom Rakewell, della fedele fidanzata Anna e del demoniaco Nick Shadow vedono finalmente la luce alla Fenice, nell’ambito di una collaborazione con la Biennale Musica e il Teatro alla Scala.