Si è pensato di trattare un tema, l’amore, in particolare l’amore di coppia, tramite un veloce e “leggero” (nel senso dato a questo termine da Italo Calvino) riferimento ad alcuni testi della letteratura, con particolare riguardo alla letteratura drammaturgica. I testi sono stati utilizzati sia per rappresentare alcune delle sfaccettature del sentimento d’amore, sia come occasione per dare agli studenti alcune nozioni semplici e di base del lavoro dell’attore. Un po’ per ricostituire un “gruppo teatrale”, perché nel teatro fatto a scuola il turn over è inevitabile, e soprattutto dopo un anno di pausa nel progetto Teatro del Liceo Morin, che dura da quasi vent’anni; un po’ per incuriosire i ragazzi e le ragazze che vivono i loro amori talvolta in modo superficiale (ma forse è così che bisogna viverli!); un po’ per mettere in risalto l’amore passionale con l’amore grigio e stanco dell’abitudine e del non senso; un po’ per divertirsi… per “imparare divertendosi”, come dicono alcuni pedagogisti contemporanei. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico non si è voluto (com’è consuetudine di questo laboratorio) puntare su effetti speciali, scenografie o costumi. Ci si è voluti cimentare nel fatto teatrale in modo da imparare e trovar gusto nella “pulizia” della scena e dei movimenti, nella suggestione di alcune figure o di alcuni ritmi, nella chiarezza dell’emissione della voce e del controllo delle battute nel gruppo.
