Il progetto “Chiese di Venezia. Nuove prospettive di ricerca”, promosso dallo Studium Generale Marcianum nell'ambito delle attività dell'Istituto
Superiore Scienze Religiose “San Lorenzo Giustiniani”, prevede la pubblicazione degli atti dei convegni, tenuti annualmente, dedicati a selezionate chiese veneziane. I sacri complessi vengono analizzati con un innovativo approccio interdisciplinare, che rende gli studi adatti non solo agli specialisti, ma anche al più vasto pubblico.
Il secondo volume è dedicato al convegno “La chiesa di Santa Maria di Nazareth. Arte e spiritualità dei Carmelitani Scalzi a Venezia”, tenutosi nella città lagunare dal 30 novembre al 1 dicembre 2012.
Situata all’imbocco del Canal Grande, la Chiesa di Santa Maria di Nazareth suscita nella sua ricchezza cromatica e spaziale e nello straordinario senso di unitarietà tra le diverse espressioni artistiche in essa contenute, una serie
di interrogativi sul ruolo dei Carmelitani Scalzi nella Venezia della Controriforma e sul rapporto tra il peculiare carisma dell’ordine e
l’espressione artistica di cui si fece promotore.
Architettura, pittura e scultura concorrono organicamente alla realizzazione di uno spazio sacro tra i più
organici e complessi del barocco veneziano del Seicento. Artisti come Baldassarre Longhena, Giuseppe
Pozzo, Giambattista Tiepolo sono chiamati a tradurre in arte la spiritualità dei Carmelitani Scalzi.
Tra teologia, storia della chiesa, storia dell’arte, dell’architettura e della città, il testo svela un’inedita trama tra patrizi, frati carmelitani e artisti.
Il prossimo volume sarà dedicato al convegno “La chiesa e l’ospedale'.