Nel superbo salone del Tiepolo a Palazzo Labia affrescato, il 22 Maggio alle ore 18.00 si terrà un concerto
interamente dedicato al compositore boemo Antonin Dvorák, in collaborazione con il Consolato della
Repubblica Ceca a Venezia (ingresso gratuito). Il concerto – organizzato da Roberta Reeder, direttrice
artistica dell'Associazione Musica Venezia – vede protagoniste la contralto Giovanna Dissera Bragadin e la
soprano Anna Sanachina accompagnate dal pianista Gianluca Sfriso, che eseguirà anche brani da solista.
Antonin Dvorák (Nelahovezes 1841, Praga 1904) vive e compone in Boemia, allora parte dell'Impero
Austriaco, oggi Repubblica Ceca. La vita culturale all'interno dell'impero era quanto di più vivo e profondo
si possa immaginare: nel volgere del secolo l'Impero Austriaco ospitò, tra gli altri, Nietzsche e Brahms e
diede i natali a Mahler, Freud, Kafka, Klimt, Musil e molti altri grandi nomi che segnarono una svolta
nell'arte, nella scienza e nel pensiero occidentale.
In questa floridissima fucina culturale, compositori come Smetana, Janacek e Dvorak vollero dar voce
all'anima più popolare, folklorica e vivida della cultura nazionale boema, rielaborando nelle loro
composizioni temi e canzoni popolari, ritmi di danza e descrizioni paesaggistiche della loro terra .
Antonin Dvorak, influenzato dai lavori dall'amico Johannes Brahms e dal nascente interesse per
l'etnomusicologia, è affascinato dai ritmi del folklore boemo e moravo: scrive due raccolte di travolgenti
Danze Slave (op. 46 e 72), le Rapsodie Slave op. 45 e oltre un centinaio di pezzi vocali, tra cui le Canzoni
Zingaresche op. 55, i Canti d'amore op. 83, i Duetti Moravi op. 32. É proprio su queste composizioni
cameristiche che si concentra l'attenzione degli artisti in questa serata. Non è frequente ascoltare i pezzi
vocali da camera di Dvorak: relegati ingiustamente tra le opere minori, richiedono ai cantanti uno studio
attento della pronuncia ceca per poterne interpretare al meglio le sonorità; esse rivelano un'attenta aderenza
alla metrica del verso da parte della linea melodica, con un accompagnamento pianistico che tende a
descrivere mimeticamente l'oggetto, la situazione, la sensazione che il testo esprime.