Paul Claudel ha scritto “La radice dell’Odissea è un albero d’olivo”. Su quest’albero radicato nella terra , Odisseo ha costruito il suo letto nuziale al centro della casa, nel cuore del suo regno. E’ il perno attorno a cui ruota la sua vita, il punto di partenza che coincide con la meta. L’Odisseo di Omero è un guerriero che non ama le battaglie, un navigatore che non ama il mare. Il suo lungo viaggio di ritorno è un’avventura di dolore e di angoscia. La vera guerra è quella che combatte in patria, tra le mura della sua casa, per ricomporre gli affetti e restaurare il dominio, per poter vivere e invecchiare in prosperità e pace.
Nelle attività di laboratorio abbiamo cercato di mettere in relazione le figure e gli eventi di questa grande narrazione letteraria con gli attori, i loro corpi, la loro personalità, le loro imprevedibili possibilità espressive. Con loro la sorpresa è sempre in agguato. Qualsiasi piano preventivo delle attività rischia di essere scompigliato dalla loro straordinarietà, che obbliga a rivedere i passi programmati e a svoltare continuamente, seguendo un destino (scenico) nuovo e imprevisto: un viaggio molto simile a quello dell’eroe omerico.
Ecco i quadri dello spettacolo: Prologo, Penelope, Calipso, Nausicaa, Lotofagi, Ciclope, Circe, Inferi, Sirene, Gara dell’arco, strage e restaurazione.