“In tutta la storia ci sono sempre state delle guerre per cui continueranno a esserci, si dice. Ma perché ripetere la vecchia storia? Perché non cercare di cominciarne una nuova?” si legge in “Lettere contro la guerra”. A questa raccolta epistolare di Tiziano Terzani, in avvicinamento alla celebrazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, questo testo originale, con le sue aspirazioni antiretoriche, vuole porgere i suoi omaggi : uno alla forza con cui si identifica, come prima fonte del dolore, l'incapacità degli uomini di sentirsi gli uni uguali agli altri; ed un’altro alla potenza con cui si promuove una nuova cultura di pace, unica lungimirante risposta ai conflitti planetari.
Poiché “le guerre cominciano nella mente degli uomini ed è nella mente degli uomini che bisogna costruire la difesa della pace”, come recita lo stesso preambolo della Costituzione dell'UNESCO.
In nessuna parte di terra mi posso accasare(…)
Cerco un paese innocente.
(Girovago, Giuseppe Ungaretti, maggio 1918)