Vincenzo Bellini scrisse due tragedie liriche per il Teatro La Fenice, I Capuleti e i Montecchi e Beatrice di Tenda. La prima, composta nel 1830 sulla storia di Romeo e Giulietta e tratta non da Shakespeare bensì da una tragedia primo ottocentesca di Luigi Scevola, in scena alla Fenice in un nuovo allestimento a firma di Arnaud Bernard (regia), Alessandro Camera (scene) e Maria Carla Ricotti (costumi) coprodotto con la Fondazione Arena di Verona (dove è stato presentato, al Teatro Filarmonico, nel novembre 2013) e con l’Opera Nazionale Ellenica di Atene.
La più celebre e sfortunata vicenda d’amore di tutti i tempi, quella di Giulietta e Romeo, resa immortale dal dramma omonimo di Shakespeare, è stata spesso trasposta in musica. Tra le versioni più apprezzate si colloca I Capuleti e i Montecchi, opera in due atti commissionata a Vincenzo Bellini dal Teatro La Fenice per il Carnevale del 1830, dove va in scena l’11 marzo. Autore del libretto, come delle successive Sonnambula e Norma, è Felice Romani, che trae il soggetto dalla tradizione letteraria italiana, e in particolare da una novella del rinascimentale Matteo Bandello e da una tragedia primo ottocentesca di Luigi Scevola. Come nella precedente Zaira, anche qui le voci dei protagonisti sono femminili, e Romeo è un mezzosoprano en travesti.
Personaggi e interpreti principali
Capellio: Rubén Amoretti
Giulietta: Jessica Pratt (14, 16, 18, 20)e Mihaela Marcu (15, 17)
Romeo: Sonia Ganassi (14, 16, 18, 20)e Paola Gardina (15, 17)
Tebaldo: Shalva Mukeria (14, 16, 18, 20)e Francesco Marsiglia (15, 17)
Lorenzo: Luca Dall’Amico
Direttore: Omer Meir Wellber
Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, maestro del Coro Claudio Marino Moretti