La mostra dello scultore giapponese Masayuki Koorida, è composta da sette lavori in marmo bianco, marmo nero e bronzo di piccole dimensioni, pensati e realizzati per una fruizione domestica (sculture da camera, per l’appunto.
I lavori dell’artista presentati in questa occasione ricalcano sculture più grandi che l’artista ha realizzato con gli stessi materiali e le stesse forme, fondendo tradizioni e culture figurative orientali e occidentali; già esposti in occasione di eventi artistici in Italia e all’estero, i lavori innescano così una riflessione sul valore e sul significato dell’oggetto artistico in relazione allo spazio (macroarea o microarea) nel quale l’oggetto esiste e con il quale, indipendentemente dalle dimensioni, individua relazioni di coesistenza e di compresenza, di accettazione o di rifiuto, ricercando nelle forme arrotondate e organiche i presupposti per un inserimento graduale e non invasivo delle masse scultoree in un luogo preesistente all’opera d’arte e predominante in rapporto all’opera d’arte stessa, la cui biunivoca relazione esprime la sintesi di elementi razionali ed astratti.