Di Simone Amendola e Valerio Malorni, con Valerio Malorni.
Chi è l’uomo nel diluvio? In principio era Noè. Oggi siamo Noi. Perché la parola emigrazione non è mai stata così in voga come ora. Sotto questo diluvio.
Lo spettacolo si confronta con lo spettatore su un’urgenza. In un momento in cui la parola emigrazione è così tragica e reale, assistiamo, in soggettiva, all'odissea del protagonista. Diviso in tre atti, giocati sullo spazio e sul tempo, lo spettacolo narra, di un’impresa realizzata con risposte straordinarie a domande ordinarie. Nel primo atto, fantasticando di un futuro possibile, si racconta l’urgenza del fuggire dall'Italia. Nel secondo, mentre si sta compiendo, si vive il viaggio. Nel terzo, qui e ora, si ricostruisce quello che è successo a Berlino in un lungo periodo di permanenza.
Alla fine la storia di un giovane attore/padre/uomo italiano è quella di un qualsiasi mestiere/padre/uomo di questo presente globale e disumanizzante in cui viviamo.