Tit. Or. Trois couleurs: bleu
Regia di Krzysztof Kieślowski. Int. Juliette Binoche, Benoit Regent, Florence Pernel, Charlotte Véry, Hélène Vincent
Durata 97’
Film straordinario per linguaggio, altissimo stile ed
emozione, fa del blu il colore della libertà: lavorando
in Francia, il grande regista polacco dedica tre
film, intitolati ai tre colori della bandiera francese,
ai principi di libertà, uguaglianza e fraternità proclamati
dalla rivoluzione francese ed essenziali per la
civiltà europea, analizzandoli nella profondità degli
individui anziché nelle implicazioni sociopolitiche.
Film blu, primo pannello del trittico, riflette magnificamente sull'illusione della libertà, un traguardo
irraggiungibile perché tutti siamo in qualche modo
legati al tempo e alle cose. Protagonista unica è Juliette
Binoche, nei panni di una donna spezzata dall'incidente
che le ha portato via marito e figlia: sullo schermo dal primo all'ultimo minuto, davanti a una macchina da presa che la esplora e denuda e le penetra persino nelle pupille, pronuncia pochissime frasi e affida soltanto all'intensità fisica l’espressione di un sentimento ineffabile come il dolore. (Lietta Tornabuoni in La Stampa, 17 settembre 1993)