Una produzione di Aria Teatro, con la regia di Carlo Orlando, con Denis Fontanari e Chiara Benedetti.
Narrenschiff, la “nave dei folli” in lingua tedesca, è un lavoro d’indagine, un racconto di domande aperte su un passato non ancora elaborato, sui mutamenti del presente della psichiatria e sul significato della follia. Lo spettacolo nato dalla decisione di narrare la follia per indagarla, tentare di darle voce, allenandoci alla mancanza di comprensione, abbandonando la ricerca del confine tra ciò che è sano e ciò che non lo è. Per iniziare, gli autori hanno attinto dal mondo che li circonda, da quel mondo che vedono passare per strada, da ciò che il manicomio ha partorito dopo la sua chiusura, dalle tracce leggibili nei luoghi che lo simboleggiano.
Il viaggio inizia a Pergine Valsugana, a pochi chilometri da Trento, nei corridoi dell’ospedale psichiatrico che per un secolo ha imposto la sua voluminosa e segreta presenza sulla città, con un coro di voci di chi la storia l’ha vissuta in diretta, di chi conosce quelle stanze e quegli odori. Una serie di eventi che solcano la storia e che si sbriciolano lasciando le proprie tracce nel presente, sparpagliandole sul territorio.