La festa di san Marco è la festa patronale di Venezia che viene celebrata il 25 aprile, in memoria di san Marco evangelista(che dal dopoguerra casualmente coincide con la festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo).
Durante il regno della Serenissima, veniva organizzata una processione da piazza San Marco. A tale manifestazione, partecipavano le autorità maggiormente influenti, sia civili che religiose, della repubblica.
Il bocolo di san Marco è una tradizione centenaria, vuole che il 25 aprile a Venezia, festa di san Marco, a fidanzate e mogli venga offerto un bocciolo (in dialetto bòcolo) di rosa rossa, in segno d’amore.
L’usanza nasce dalla leggenda di Maria, figlia del Doge, che si innamorò riamata del giovane Tancredi. Il sentimento dei due giovani era osteggiato dal padre di Maria, che non avrebbe permesso un tale matrimonio. Maria chiese a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi in Spagna con l'esercito di Carlo Magno, per guadagnare fama: il padre così non avrebbe più potuto opporsi al loro amore. Tancredi partì e si coprì di gloria in guerra. Un triste giorno arrivarono a Venezia cavalieri francesi guidati dal famoso Orlando, eroe della battaglia del 778 a Roncisvalle. Cercarono di Maria e le annunziarono la morte di Tancredi. Colpito dal nemico, era caduto sanguinante sopra un rosaio. Prima di spirare, aveva colto un fiore e pregato l’amico Orlando di portarlo a Venezia alla sua amata Maria, la ragazza prese la rosa tinta ancora del sangue del suo Tancredi e restò muta nel suo dolore. Il giorno dopo, festa di san Marco, fu trovata morta con l'insanguinato fiore sul cuore.
Da quella volta il bocciolo di rosa viene offerto alle donne nel giorno di San Marco quale simbolo d'amore vero.