Si inaugurano ufficialmente le attività di Beit Venezia (dall’ebraico bait, casa),
una nuova casa per la cultura ebraica, aperta a tutti. Haim Baharier è il primo
ospite ufficiale di una nuova realtà che, promossa dal Centro Veneziano
di Studi Ebraici Internazionali, intende offrire a tutte le persone interessate
tre programmi collegati all’idea di “vivere, studiare e creare” nella Venezia
ebraica. Organizzato in collaborazione con la Fondazione Querini Stampalia
Onlus, questo primo incontro con Haim Baharier, uno dei principali studiosi di
ermeneutica biblica e pensiero ebraico, prende spunto dal suo ultimo libro,
La valigia quasi vuota. Storie di ebrei erranti (Garzanti 2014). L’autore
converserà con Giorgio Camuffo e Shaul Bassi.
Haim Baharier nasce a Parigi da genitori polacchi sopravvissuti all’orrore di Auschwitz. Studia
sotto la guida di Emmanuel Lévinas e Léon Askénazi. Baharier è matematico e psicoanalista,
ma prima si è occupato dell’attività di famiglia commerciando diamanti e ha lavorato come
consulente aziendale. Nel 2013 è stato a Venezia, ospite del Centro Veneziano di Studi Ebraici,
con una serie di lezioni sul Decalogo (Una parola tra nove premesse e nove promesse).