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Next Stop Mestre

Mostra fotografica, con fotografie di Mario Vidor

Prima sfida: affidare a Mario Vidor, che non vive a Mestre, il compito di analizzare attraverso la macchina fotografica la cultura architettonica di Mestre come si presenta oggi: la parte storica in gran parte restaurata, il cuore urbano riqualificato, le periferie ostaggio dei centri commerciali, novelle megalopoli del consumismo moderno. Oggigiorno le immagini sono diventate un mezzo di comunicazione universale non verbale sempre più totalizzante, da cui è ormai impossibile prescindere, soprattutto dopo la cosiddetta “rivoluzione digitale”, che negli ultimi venti anni ha sconvolto gli stili di vita e la percezione del mondo. Tante immagini affollano il nostro quotidiano, la televisione, il web, la pubblicità, saturando le capacità ricettive dei nostri occhi, e di fatto limitando la capacità di osservazione critica della realtà. Un occhio estraneo, libero dalla cristallizzazione della consuetudine e della memoria, coglie della realtà un’immagine sì personale, ritagliata, ridimensionata e ricostruita, ma anche in qualche modo “diversa”, la quale divenendo nel momento stesso in cui viene rappresentata una visione, preserva e risveglia in chi guarda una capacità di osservazione critica della realtà. Seconda sfida: tentare un ritratto del volto cambiato di Mestre dopo vent’anni di cantieri infiniti e paralizzanti, facendo parlare i luoghi, come se fossero la lingua degli occhi e senza pregiudizi allineare un continuum di immagini nel tentativo di ricostruire una visione totale della realtà. Cubi e parallelepipedi colorati accanto alle vetrate liberty della galleria Matteotti, graffiti sui muri, contemporanei esempi di street art e i bambini sulle giostre, corsi d’acqua su cui si specchiano nuove architetture, anonimi condomini degli anni settanta e palazzi ottocenteschi ricordandoci che Mestre è anche una città d’acqua, i parchi come piazze in cui incontrarsi e fare sport, suggestivi angoli romantici scambiati da famosi registi per scorci parigini, un mosaico di momenti di vita mestrina che alla fine sveleranno l’intera scena. Terza sfida: presentare Mestre come città del futuro, appunto Next Stop Mestre. Le immagini di una città sono strettamente intrecciate a quelle del tempo. Il tempo moderno è un tempo metropolitano, non più legato al lento e regolare ritmo della natura, ma alla condivisione di spazi all’interno di processi produttivi allargati, che vanno dal commercio, all’industria, alla cultura. Il tempo passa e il suo fluire si rispecchia nella vita di una città, plasmando la condizione dell’immagine urbana e il suo contenuto. Il nuovo volto di Mestre cerca di rispondere alle esigenze della modernità, ricordando il passato ma con lo sguardo rivolto al futuro. (Testo di Elena Povellato, curatrice della mostra)

dettagli
Biglietto: ingresso libero
quando
dal 13/02/15 al 29/03/15
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
Giorni di chiusura: lunedì e martedì
dove
Centro Culturale Candiani
Piazzale Candiani 7 - Mestre (VE)
Terraferma
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