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Leggero, mobile, ineffabile. Presentazione del volume 'Nova Itinera' di Lidia Are Caverni

L’Instituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ospita nella sala “Marian Papahagi” la presentazione del volume Nova Itinera di Lidia Are Caverni, collaboratrice di lunga data dell’Istituto, l’opera della quale fu tradotta in inglese, tedesco e romeno. Il volume sarà presentato al pubblico dall’autrice e dalla scrittrice Andreina Corso. Gli appassionati di poesia potranno inoltre assistere ad una lettura di versi a cura della poetessa stessa.

Lidia Are Caverni (nata nel 1941) scrive poesie, romanzi, racconti e letteratura per bambini (Clotilde e la bicicletta, Mondadori, 2000). Pubblica poesie e racconti su varie riviste letterarie italiane (per un lungo periodo di tempo è stata collaboratrice di “I viaggi di Erodoto” della Casa Editrice Mondadori). Ha vinto numerosi premi, tra i quali il Premio Ceppo - Nicola Lisi 1989, il Premio Speciale della Giuria dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli 2002, il Premio Nuove Lettere dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli con la raccolta inedita di poesia Le montagne di fuoco che è stata pubblicata nel maggio del 2005 e, nel 2008, il Premio Il paese delle donne. Nel 2003 è uscito il quaderno letterario Il volo della farfalla e nel 2006 i libri L’anno del lupo (testi scelti da Mario Luzi) con l’editore Passigli di Firenze e Animali e linguaggi con Bonaccorso Editori di Verona. Altri titoli pubblicati recentemente dall’autrice sono Fiore bianco notturno, con la prefazione di Giuseppe Panella (Orizzonti Meridionali, Cosenza) e Colori d’alba con la prefazione di Franco Manscalchi (Edizioni Orizzonti Meridionali, Cosenza).

Nova Itinera è «un libro che conserva fiducia nella poesia, una fiducia altrove altrimenti perduta. E riconcilia con una scrittura purificata dai neologismi e dalle miserie della vita quotidiana» afferma Franco Dionesalvi, che firma la prefazione del volume; i versi della Caverni, continua egli, invitano ad una «consapevole fuga nei territori della leggerezza e dell’ineffabilità». «Vi consiglio di dedicare attenzione soprattutto ai movimenti che attraversano queste liriche: che si protendono orizzontalmente e verticalmente, verso l’alto e giù in profondità; proprio come le alte e le basse maree».

Secondo la scrittrice Andreina Corso questo volume «consente a chi legge di entrare in una scrittura poetica densa e illuminata da parole pensose che pulsano sul suo e nostro sentire. I versi segnano il punto del silenzio dell'anima, riflettono le inquietudini sospese nei perché della mente che s'interroga e si ripara. La lirica assume un volto, una stagione eterna che la poetessa ci consegna con mani sapienti di Poesia. Un volo e insieme un viaggio il suo narrare, che porta in un luogo magico: quello delle parole che conoscono il perché della loro esistenza e che si affidano a quegli occhi che sanno vedere».

dettagli
Biglietto: ingresso libero
quando
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica
Palazzo Correr, Cannaregio 2214 - 30121 Venezia
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