La lettura e rilettura della Divina Commedia, per l‘estrema varietà del suo messaggio, apre sempre nuovi orizzonti interpretativi, a volte in contrasto con i ricordi liceali di molti di noi. Per conoscere veramente ciò che Dante si proponeva nello scrivere il suo poema, bisogna entrare nel mondo dell’uomo dell’alto medioevo, comprenderne la cultura, le conoscenze scientifiche e teologiche.
Dalla pluriennale collaborazione fra Ateneo Veneto e Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con il ciclo di incontri danteschi incentrati su Teologia, Spiritualità e Cultura nella Divina Commedia.
La prima lezione è fissata per martedì 24 febbraio 2015, alla quale faranno seguito quelle di martedì 3 e martedì 10 marzo.
Questa volta l’attenzione è puntata sulla specificità e la pluralità dei linguaggi utilizzati all’interno della “Comoedia”. La lettura e rilettura della Divina Commedia infatti, per l‘estrema varietà del suo messaggio, apre sempre nuovi orizzonti interpretativi, a volte in contrasto con i ricordi liceali di molti di noi.
24 febbraio Tema della conferenza:'La Commedia dantesca come esperienza e progressiva rivelazione: le forme della comunicazione fra Dio e l'uomo». Relatore: Massimo Mazzuco
3 marzo Tema della conferenza:“In exitu Israel de Aegypto”: i salmi nel Purgatorio dantesco. Relatore: Giuseppe Goisis
10 marzo Tema della conferenza: “Vegna ver noi la pace del tuo regno” Pg. XI, 7): liturgia e tradizione nella comoedia dantesca. Relatrice: Ylenia Venzo