Dopo il successo dell’appuntamento con Umberto Petrin e la musica di Skrijabn, l’Ateneo Veneto di Venezia presenta una nuova affascinante conversazione/concerto, questa volta con il pianista Ciro Longobardi (uno dei più apprezzati solisti del repertorio contemporaneo), alla scoperta degli Exercises d’improvisation del compositore francese Luc Ferrari.
Pianista dalla precisione lineare e dal singolare rigore interpretativo, che in questi anni ha raccolto ampi consensi per la sua profonda ricerca nell’ambito dei linguaggi musicali contemporanei, Longobardi ha infatti affrontato recentemente la musica per pianoforte e nastro del compositore francese Luc Ferrari (1929-2005), pioniere nel campo della creazione elettroacustica.
In Exercises d’improvisation (1977) e À la recherche du rythme perdu (1978) lo sfondo sonoro,
originariamente su nastro magnetico, rappresenta una continua sollecitazione per l’interprete che si trova a gestire in maniera “aperta” i materiali del compositore con un costante apporto creativo.
Il musicista è invitato infatti ad improvvisare sulle basi elettroniche preparate dal compositore, creando con la più assoluta libertà la musica che desidera.
Una ricerca di immaginazione, senso del ritmo e intuizione musicale che, come afferma Luc Ferrari, il rispetto rigoroso della partitura ha spesso limitato nell’interprete.
La conversazione, condotta dal critico Enrico Bettinello (il Giornale della Musica, Gli Stati Generali, BlowUp, AllAboutJazz Italia), affronterà i temi sollevati dal lavoro e i rapporti tra l’improvvisazione e le pratiche compositive del contemporaneo, presenterà il disco recentemente inciso e si concluderà con un breve concerto di Longobardi su questo repertorio.
(In foto Ciro Longobardi - by Alessandro Leone)