Gli spazi del foyer del Teatrino di Palazzo Grassi, disegnato da Tadao Ando, che costituiscono il segno più contemporaneo dei progetti realizzati a Venezia dall’architetto giapponese, accoglieranno sei opere dell’artista cinese Jia Aili (Liaoling, Cina, 1979), tutte realizzate tra il 2011 e il 2015, quattro delle quali inedite.
La presentazione di questi lavori costituisce la prima esposizione personale che un museo europeo dedica a Jia Aili, uno degli artisti cinesi più celebrati della sua generazione. Cresciuto durante la modernizzazione economica cinese e sotto il controllo del socialismo Jia Aili, esprime nelle sue opere la solitudine dell’uomo di fronte al mondo moderno: i personaggi incarnano creature innocenti e fragili, alla ricerca di una Storia che si ricompone in modo frammentario attraverso i detriti di un mondo sepolto.
Le opere esposte sono una combinazione di dramma e speranza e rappresentano una sintesi del suo lavoro e del suo stile, in cui il movimento rapido del pennello, usato per catturare le fugaci impressioni, risulta in perfetto equilibrio con i minuziosi dettagli che attribuiscono espressività e autenticità all’opera.
Jia Aili: nato nel 1979 in Liaoling (Cina), Jia Aili vive e lavora a Pechino. Si è laureato presso la Lu Xun Academy of Fine Arts in Shenyang. Il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre in Cina e all’estero: mostre personale al Singapore Art Museum a Singapore (2012), Cornell University Hartell Gallery a New York (2010), He Xiangning Art Museum a Shenzhen (2010), Invia (Institute of International Visual Arts) a Londra (2010), Platform China a Pechino (2007). Ha anche partecipato a delle mostre collettive al Pinchuk Art Centre a Kiev (2014), al Museo nazionale di arte contemporanea di Seoul (2013), alla Triennale di Guangzhou (2008), al Shanghai Art Museum (2006 e 2007), al Museo nazionale della Cina a Pechino (2006).